Istituto iNgegneria del Mare e la Vasca Navale
L’INM (Istituto di iNgegneria del Mare) è un Istituto di Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Dipartimento Energia e Trasporti. Ha tre sedi, Roma, Genova e Palermo, dove sono presenti laboratori che permettono ricerche nel settore dell’ingegneria navale e marittima, con applicazioni, tra le altre, nel trasporto marittimo sicuro e nella riduzione dei rischi per la nave ed il personale navigante, nella robotica marina ed il settore delle energie rinnovabili dal mare, nell’acustica ambientale e subacquea, nei sistemi di gestione dell’energia a bordo delle navi e nella logistica dei trasporti marittimi.
In particolare, la sede di Roma è dotata di impianti per l’idrodinamica sperimentale che spiccano a livello mondiale sia per le dimensioni che per gli avanzati sistemi di misura, più noti con il nome di “Vasca Navale“. Essi rappresentano un’importante infrastruttura di supporto allo sviluppo tecnico scientifico sia dei settori navali mercantile e militare, sia di quello sportivo (Yacht per l’America’s Cup, canoe Olimpiche etc.).
Molti dei temi di ricerca svolti dall’INM si rivolgono ai settori di intervento della politica marittima europea integrata: trasporto eco-sostenibile, sicurezza del trasporto navale, tecnologie innovative per l’industria cantieristica, sfruttamento sostenibile del mare. In questi ambiti partecipa allo svolgimento di numerosi progetti di ricerca finanziati o cofinanziati da istituzioni nazionali ed internazionali ed è impegnato in varie attività di consulenza commissionate da partner industriale.
Nelle foto il modello di carena di un motoryacht di 30 metri in prova a un Fn∇= 2.2 (corrispondente a una velocità reale di 28 nodi) presso la vasca navale di Roma (Insean). Nella foto a sinistra, il modello è senza interceptor, mentre nella foto a destra, il modello è dotato di interceptor e si può notare la carena più orizzontale e la ridotta formazione ondosa. Potremmo in qualche modo dire che con l’interceptor la barca “sta meglio in acqua”, naviga meglio, come si può dedurre dal miglior assetto assunto in navigazione e da una importante sopraelevazione della poppa che, congiuntamente, determinano una minore formazione ondosa prodotta e quindi una minore resistenza idrodinamica.
Per approfondimenti Oltre il Flap: l’Interceptor – 1a parte di Andrea Mancini, Istituto di iNgegneria del Mare (Vasca Navale di Roma).
Oggi idrovolanti e ali prandtl tornano di attualità grazie all’innovativo progetto IDINTOS della regione Toscana il cui obiettivo è lo studio e la realizzazione di un innovativo idrovolante ultraleggero, efficiente ed ecologico, dimostrando così la fattibilità di mezzi aerei di nuova generazione caratterizzati da ridotti consumi di carburante e maggiore manovrabilità.
Lo studio dei fenomeni correlati specificamente ad IDINTOS, è stato effettuato, oltre che con tecniche di calcolo numerico CFD, anche con la verifica sperimentale alla Vasca Navale di Roma – CNR – INM.
Macchi-Castoldi M.C. 72 l’idrocorsa che il 23 ottobre 1934 fissò il record di velocità, tutt’ora imbattuto, per la categoria idrovolanti propulsi da un motore alternativo raggiungendo i 709 km/h. Nel breve filmato si possono ammirare le splendide sequenze d’epoca in cui sono ripresi i momenti più salienti del record ottenuto da Francesco Agello con l’esemplare del Macchi MC.72 oggi gelosamente conservato ed esposto al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle nella sezione dedicata al “Reparto Alta Velocità”.
Assonautica Acque Interne Lazio e Tevere, in collaborazione con le Scuole di ogni ordine e grado e con le Università e gli Enti di istruzione superiore, formazione e ricerca, promuove la conoscenza, la visita guidata e la fruizione di questa prestigiosa istituzione per diffondere la Cultura marinara, la Storia della navigazione e della Pesca, la Tradizione cantieristica italiana, la valorizzazione del patrimonio nautico attuale e storico, anche attraverso l’innovazione tecnologica nella nautica da diporto e negli sport acquatici.